Il G2 sino americano è inaccettabile
Di Carlo Pelanda (15-112009)
Obama ha degradato l’alleanza con l’Europa e sta confermando con Pechino una relazione bilaterale privilegiata. Quanto dobbiamo preoccuparci?
Serve una
nota storica. Alla fine degli anni ’70 i partiti comunisti cinese e russo
compresero che dovevano rendere più efficiente l’economia se volevano restare
al potere evitando di essere impiccati da masse impoverite. Gorbachev, negli anni
’80, fallì perché volle riformare l’economia socialista senza abbandonarla. Deng
Xiaoping, invece, dal 1978 la sostituì, pur gradualmente, con quella di mercato.
Negli anni ’90 il Partito comunista celebrò il nuovo sviluppo formalizzando la
dottrina della libertà economica dissociata dalla democrazia, cioè il modello
di “capitalismo autoritario”: il liberismo economico è lo strumento per
realizzare gli obiettivi del socialismo. Il successo alimentò l’ambizione
imperiale, ma con enfasi sulla creazione di una influenza esterna per
proteggere il modello autoritario interno: ridurre la pressione democratizzante
per salvare il primato del Partito, mantenere coesa la società grazie all’orgoglio
nazionalista, aumentare la ricchezza via dominio geopolitico. Ma con una
strategia di lungo termine. Prima fase: creare buoni rapporti con l’America per
convincerla a privilegiare le esportazioni cinesi e grazie a questo
moltiplicare la crescita. Seconda: vincolare l’America in una relazione G2 per
farsi riconoscere secondo potere mondiale. Terza: secondarizzare l’America e
conquistare la presidenza del tavolo multilaterale globale. Siamo tra la fine
della prima e l’inizio della seconda. L’ufficio scenari del Pentagono, nel 1995,
predisse la terza nel 2024. Ma la necessità di Obama di farsi aiutare dalla
Cina la sta anticipando. Ha bisogno di Pechino per: (a) ritirarsi
dall’Afghanistan evitando un’immediata destabilizzazione di questo e,
soprattutto, del Pakistan; (b) contenere l’Iran; (c) far comprare debito
americano e così accelerare la ripresa in tempo utile per le elezioni nel 2012.
Per tali scopi ha già ceduto alla richiesta cinese di chiudere il G8, organismo
euroamericano con il Giappone riconosciuto come primo potere asiatico,
sostituendolo con il G20, organizzazione de-occidentalizzata dove far emergere
il G2 sinoamericano. Cosa altro cederà? Probabilmente Obama darebbe via anche
le braghe, ma il sistema politico statunitense e la popolazione americana
stanno reagendo e lo stanno limitando. Il primo, e la burocrazia imperiale di
Washington, sanno che